domenica 27 novembre 2011

Nuovo gioco.

Primo post nel blog con il mio nuovo gioco...fantastico.
Ero scettica, non credevo che mi si sarebbero aperti tutti questi mondi e queste nuove avventure; c'è voluto un pochino per entrare nell'ordine di idee giusto e all'inizio credevo davvero di aver fatto una scemenza a prenderlo...ma ora sono veramente entusiasta.
 
Sono così presa che faccio più attenzione a come scorrono le dita su questa tastiera virtuale che a quello che sto scrivendo... Chiedo scusa, quando passerà l'entusiasmo saprò produrre pensieri più nobili.
 

mercoledì 23 novembre 2011

Diario mio, sono qui.

Dopo due mesi strapieni di casini, sono di nuovo qui, carica di nuove energie e di nuove speranze. Il Barone Nero è con me per qualche giorno e creco di godermelo più che posso, mentre la piccola grande donna che colora le mie giornate cresce ogni secondo di più. Adesso aspetto il weekend per riprendere forza e pianificare i prossimi quattro mesi, che saranno davvero fondamentali.
Intanto, in attesa di veenrdì, smaltisco tutta 'sta cartaccia sulla mia scrivania...

venerdì 7 ottobre 2011

Giornatissima.

Ecco: lunedì pubblicavo una parte del discorso... Da ieri tutto il mondo (o almeno quello informatico) lo recita all'unisono.

Certo, non tutti hanno le sue doti, quindi ognuno deve essere affamato e pazzo secondo le proprie possibilità, e certamente non tutti abbiamo le potenzialità per divenire degli Steve Jobs...e forse questo non tutti l'hanno capito.
Non bastano la fame e la pazzia... ci vuole anche la coscienza delle proprie capacità.
La giornata di ieri mi ha portato la proposta di collaborazione alla stesura di un saggio il cui argomento sarà più o meno: può esistere un'etica universale che prescinde la religione?
E ciò presuppone un grande studio dei filosofi che si sono occupati del problema, una rielaborazione dei comportamenti dell'umanità in vari contesti che possono essere esplicativi, ed un grande lavoro introspettivo ( ma questo non è richiesto, è una necessità mia.)

Dopo un colloquio di due ore in cui il prof. mi ha raccontato il progetto, siamo andati a pranzo e lui ha esordito così (nel frattempo era passato al tu...e quindi anche io): "non vorrei mai che questi studi di giurisprudenza sopiscano quel tuo spirito curioso e indagatore dell'animo umano, che va via contento anche senza risposte." (facendo intendere che la giurisprudenza istruisce a trovare sempre una risposta, tra quelle fornite dalla legge).
Da qui l'atmosfera si è alleggerita e abbiamo chiacchierato dei suoi bambini, della mia, del bungee jumping da me goduto in gioventù, delle sue esperienze oltre oceano dove da italiano filosofo si sentiva un genio, insomma un chicchiericcio.
Poi uno scambio di materiale, scadenze fissate, e gli ho aperto il mondo di Onenote 2007, a lui ancora quasi sconosciuto.

Bello. Sono stata bene e sono felice.
Affamata e pazza il giusto per le mie corde.

lunedì 3 ottobre 2011

Vita

Ci sono state poche occasioni di lettura nella mia vita, al termine delle quali mi sono sentita contemporanemante la più dotata fra i mediocri e la più scema fra i genii.
Una di queste è stata il momento subito dopo la lettura di queste parole:
"...Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa.
Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto.
Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti.
Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realmente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate.
Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi.
Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano.
Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate...
...Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità.
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.
In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario...
...Stay Hungry. Stay Foolish.
Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi.
Stay Hungry. Stay Foolish. Siate affamati. Siate folli.
Grazie a tutti.
Steve Jobs. "

Del resto la vita, per chi l'ha veramente capita, appare proprio essere così: semplicemente chiara, breve e lineare.

martedì 27 settembre 2011

Potere.

Sempre tante cose da fare.
Vorrei farne molte di più di quelle che riesco, ma finchè c'è l'entusiasmo di cercare di farle, sento che va tutto bene.
E' la resa che non sopporterei, la rassegnazione, l'alzare le mani e non provarci più.

E intanto la mattina l'aria è fresca...e adesso vorrei avere qui la Gina perchè quando l'ho lasciata nel vialone della scuola, avevamo appena discusso ed è andata via con il musino...
E devo aspettare fino alle quattro e mezza per vederla, e non ci siamo messe daccordo sul pulmino e spero che si ricordi che non vado a prenderla io; ieri sera aveva mal di testa ed ho paura che questo sia uno dei regalini ereditati dalla mamma, l'emicrania. Ricordo che anche io ho iniziato più o meno alla sua età...
Quella piccola ha l'enorme potere di indirizzare la mia giornata, ma dico: quando gliel'ho dato?
 Insomma, oggi non ingrano. E straparlo.

lunedì 26 settembre 2011

Una cosa bella o brutta?

Il sabato mattina dedicato allo shopping è veramente un buon antidoto alla tristezza: ho provato una gran quantità di berretti e cappelli, ho alla fine comperato tre felpe e un paio di stivali.
Ma il bello è stato il sabato sera, che ho portato le due donne (mia mamma e mia figlia) a vedere un film al cinema,,,un filmetto, ma conciliare i gusti di tutte e tre è davvero prova ardua.
Poi pizza e di nuovo a casa.

Riflettevo che arrivata a questo punto della mia vita, la sera a casa non è più un peso o uan vergogna coem lo era a venti o trenta anni, ma quasi un gusto, una dolce certezza, un ritornare al proprio posto, che non sta più nemmeno così stretto.
E questo potrebbe voler dire una cosa bella o una cosa brutta:
la brutta è che mi sto rammollendo, rincoglionendo e che mi sono avviata verso quella senilità morbida in cui la propria casa è il rifugio, ma solo perchè non si ha più voglia di uscire e il mondo diventa il nemico;
la bella è che finalmente sono cresciuta, e riesco a trovare anche nello stare in casa quella mia dimensione, anzi, ci sto proprio bene, perchè faccio tutto ciò che più mi piace.

In questo periodo sono da sola, F è via e ci rimarrà per un bel pò, quindi mi manca anche il compagno di merende, quello con cui organizzare le uscite...sì le amiche, sì le conoscenti...ma lui non c'è.
Ho quarant'anni, e finalmente ho la sensazione di non essere sola, proprio perchè mi sento sola; cioè, se sento la mancanza di qualcuno, vuol di che quel qualcuno c'è nella mia vita. 
Non sono mai triste se sono da sola, perchè sto bene, ma mi piace sentire questa sottile malinconia.

Quindi, è una cosa bella.

venerdì 23 settembre 2011

Sogno blu.

Ieri sera il mal di testa che mia ccompagnava da lunedì, era davvero feroce, di quelli che non permettono nemmeno di mangiare, che partiva dalla nuca e si irradiava in tutto il resto del capo. Ho preparato alla Gina una frugale cena, ed mandavo giù ogni tanto qualche acino d'uva freddo...
Poi mi sono decisa ad ammettere che sono le vertebre cervicali che mi fanno così male, (anche se ammetterlo scalfisce inesorabilmente la mia aura di donnachenonsirompemaiedèsempregiovane ), e sono andata in taverna, nella saletta della ginnastica: mi sono legata le cinture con il gancio intorno alle caviglie, e via....a testa in giù come un pipistrello.

E lì, con il sangue che fluiva liberamente al cervello stanco, mi son detta che anche da lì il mondo poteva esser apprezzabile, anzi era un pò come fumare qualcosa di diverso..inebriante. E vedevo tutto blu, sembrava un sogno blu.

Sono stata lì venticinque minuti...dopo vari toc... scrock...mi sono messa in piedi: un pò di indolenzimento, e il male alle vertebre era sparito e anche il mal di testa.
Ho guardato un pò di tv, poi andando a letto ho puntato la sveglia mezz'ora più tardi, e stamattina sono un fiore.

Cretina, che son stata quattro giornia  soffrire. Buon weekend...

giovedì 22 settembre 2011

Ancora matite...

Oggi tutto frenetico: nemmeno metto piede in ufficio che mi accolgono i rappresentanti sidacali aziendali per farsi spiegare alcuni punti dell'accordo aziendale, poi i primi appuntamenti, bla bla bla, telefono bla bla bla, caffè di metà mattina buttato giù con una macchinetta sparaparole che nemmeno mentre beveva il caffè è riuscito a star zitto...e adesso tutto tace.
Da cinque minuti tutto tace e sto scrivendo qui.
E' bastato chiudere la porta dell'ufficio.
Si sa che ognuno di noi ha qualche metodo tutto suo particolare per vincere stress o malumore, anche io ce l'ho, anzi sono due; uno è normale: mi metto a leggere. Il secondo è temperare le matite. Sì, lo so... eccheccidevofare...mi piace temperare le matite, che poi tutto quell'odor di legno dura fino all'indomani.

mercoledì 21 settembre 2011

Peace and love

Stefano Benni dice che "siamo veramente felici sola da scampati...", perchè quando tutto è a posto abbiamo tempo e modo di fare i difficili.
Ecco che miracolosamente, ieri pomeriggio, è arrivata per la Gina una lezione di vita gratis, inaspettata e non cercata.
 Spiego...
Prima lezione del nuovo corso di Hip-Hop...inserito in una scuola di ballo molto rinomata e, quindi, piena di puzzone in tutù bianchi e chignon...appena arrivate gli spogliatoi erano invasi e da ballerine in erba brulicanti accompagnate da nonne nostalgiche che neanche la macchinetta del caffè è stata risparmiata dai continui "...loro...ai loro tempi...il talento...  " e vabbè. Insomma arriviamo e non vediamo nessuno di Hip Hop...che non è che sia facile confonderli con le ballerine di classino, o no? Alla fine una delle rosamamme, impietosita dalla nostra aria intrrogativo-spaesata ci dice: "Cercate la sala dove si balla la danza della strada? E lì dentro.". La Gina entra e la sua espressione dice chiaramente: ma dove cacchio siamo andate a finire?
Io, siccome è la prima lezione decido di aspettare la fine della lezione, e mi sorbisco tutti i discorsi delle rosamamme, tutte bellissime, freschissime, profumatissime. Rispondo anche ad un " non capisco proprio chi fa questo ballo...come si chiama..." con un " eh...non si può mica acpire tutto nella vita...".
Intanto la porta aperta della sala del classico mi ha permesso di ammirare le piccole ballerine alla sbarra...belle e delicate che la voce severa della maestra mentre le correggeva, sembrava perfino scuoterle.
Giustissima la disciplina, doverosa direi, ma una cosa proprio non mi è piaciuta: che ad un certo punto la maestra abbia detto ad una piccoletta di cinque anni di vergognarsi perchè aveva movenze terribili...come un ballerino di hip hop...  Eh no!!!
Alla fine della lezione il maestro Fab esce con i suoi raga, tra cui anche la mia piccola Gina (raggiante, felice, sudata come poche volte l'ho vista) e invita i raga di cui sopra a non fare riumore per non disturbare le farfalline che ancora stavano facendo lezione.
Andando via la Gina mi confessa che Fab chiede a loro di "divertitevi, tutto sia pis end lov e respect per ogni cosa che vi circonda. Anche e soprattutto quando gli altri non lo fanno. Perchè se non lo fanno è perchè non capiscono..."
Pis end love, dunque...
Ho scelto il corso giusto.

martedì 20 settembre 2011

Matite colorate.

Ieri sera, uscita dall'ufficio, sono andata dritta dritta alla Benetton. Avevo in mente di comprare un paio di jeans e due camicie; proprio davanti al negozio ho incontrato una signora conosciuta nel Paleozoico, quando ancora la Gina aveva due anni e connetteva a fatica quei due neuroni funzionanti.
Lei era la sua baby-sitter. Lo è stata per una settimana, quando avendo appena iniziato a lavorare ed avendo estremo bisogno di qualcuno che tenesse d'occhio la piccola, avevo chiesto in giro e mi era stata mandata lei.
L'avevo vista subito che era strana...poco curata, subito troppa confidenza, monoargomento: problemi di soldi.
Ormai era lì per la prova e le ho lasciato la piccola Gina, ritirandomi nello studio, e maledicendo mia madre che almeno il super udito di Wonder Woman poteva darmelo!
Per farla breve: il primo giorno giocano sul tappeto; il secondo la vuole portare fuori in bici facendola sedere dietro sul portapacchi e si stranisce quando io lo impedisco; il terzo mi chiede un anticipo di 100 Euro perchè aveva problemi.
Il quarto eravamo di nuovo in cerca di baby sitter..
Ma ieri l'ho rivista, ed aveva un'aria vincente. Ben vestita, scarpe con la zeppa, denti rimessi a posto, and so on. A guardarla bene si vedeva che non stava nei suoi panni, nel senso che aveva lo stesso fare di chi si mette i tacchi alti ma non sa camminarci o chi pretende di guidare una Ferrari senza aver mai spostato enemmeno una Cinquecento.
Mi ha riconosciuto, fermato e spiegato.
Sue testuali parole: "Ero proprio messa male, sai, ma per fortuna è arrivato il risarcimento della morte di mio figlio che mi ha rimesso in piedi." "Tuo figlio...come tuo figlio...cosa gli è successo!" " Ehhhh....ha avuto un incidente in macchina otto mesi fa...per fortuna era colpa dell'altro che mi sono arrivati un bel pò di soldi: sto benissimo adesso, sai? Pensa che in luglio sono stata in vacanza ad Ibiza...".
E meno male che mi son persa tra i colori degli scaffali della Benetton...e poi sono corsa a comprare una scatola di matite colorate, tutte color legno, profumatissime.
Che la mia Gina si merita il meglio, anche delle cose più insignificanti.

lunedì 19 settembre 2011

C'era una volta...

...un interesse profondo verso le cose del mondo e una grande attesa di una meravigliosa rivelazione.
Poi mi son lasciata catturare da quattro cazzate ed ho perso la capacità di parlare, capire, sperare, lottare, forzare, imparare.
Non del tutto. Perchè ne scrivo...ancora non del tutto.

Mi sento un grande motore senza benzina.
E da qui, adesso, provo a ripartire.
Le cose fondamentali ci sono, non sono perse, e anche se mi sale alla gola la nausea da falsa partenza, che son così tante le volte che ho ricominciato da non poterle più contare, voglio darmi un'altra possibilità.

Che poi, forse, se non la facessi così tragica, sarebbe tutto più facile... ma ho perso anche quasi tutta l'ironia, e non so dove cercarla.
Che poi non posso dar la colpa ad altri che a me stessa, perchè sono stata così fortunata da avere sempre avuto vicino rispetto e concretezza, comprensione e sicurezza.

E adesso mi sto logorando dalla voglia di esplodere, e soprattutto dalla paura di non esserne più capace.

giovedì 27 gennaio 2011

Salvezza


Sono salva da:
giorni insulsi,
cuore fermo,
stimoli rinsecchiti.

E non è poco.

In quanto al futuro...non me ne occupo...tanto sarò lì a guardare...

lunedì 17 gennaio 2011

Considerazioni.

Beh, che io abbia voglia di un paradiso, non è una novità, come non lo è il fatto che spesso l'istinto della fuga mi pervade.

Questo non fa che avvalorare la mia convinzione che in realtà io sia animale nato per stare solo, e anche se, grazie alla mia grande capacità di adattamento riesco a portare avanti egregiamente la vita che con le mie stesse mani mi sono costruita, resto sempre animale solitario.

Perchè quando poi sono lontano, mi rendo conto che non mi manca nulla, che ho chi fa la sua parte e che ho mille motivi per essere grata alla fortuna, a me stessa, e a chi c'è vicino per tutto ciò che ho.
Ma non basta.
Non basta mai.
Perchè io faccio rima con libertà, quella libertà egoista ed egocentrica, che non permette a niente e nessuno di inventare compromessi.
E allora, non potendo tornare indietro per evitare di inciampare nella trappola che io stessa mi sono tesa, posso solo andare avanti, con l'orgoglio e la consapevolezza che questa diventa una prigione, solo se io stessa tiro su le sbarre intorno a me.

Andare via ogni tanto, serve a riprendere le redini di quel puledro impazzito che è la mia mente, e a darmi quelle due belle sberle che mi regalano quel dolce bruciore alle guance.
Perchè alla fine è solo l'adrenalina, quella che voglio.

Non ho, grazie a Dio, rimpianti nei confronti di nessuno, se non di me stessa, perchè posso dire di aver fatto del mio meglio, e credo sia sufficente per tutti, perchè hanno sentito abbastanza la mia mancanza ; riguardo ai rimpianti di cui sopra, sono diventata brava a fare i conti con quella faccia di bronzo che mi ritrovo, e riesco ad aggiustare gli strappetti.

E' vero che ogni tanto scappo da sola per qualche giorno, ed ogni posto è sempre una scoperta.
Ma non confonderei l'Irlanda con nessun altro posto di quelli che ho visto.
Ha qualcosa di particolare, di affine alla mia persona, e nemmeno la Germania, che adoro molto, riesce a regalarmi quella sensazione di perfezione.
La mia passione per quell'isola non è solo frutto della mia insoddisfazione, o dei miei desideri repressi, no, ne sono sicura. Lì respiro l'aria giusta.

Gli irlandesi sono pazzi, è vero, esagerati e sopra le righe, ma attaccati alle tradizioni come delle telline allo scoglio. Non hanno crisi di identità, e ridono, ballano, suonano, cantano. Mi hanno regalato una parure celtica in argento che custodirò come il più preziso dei tesori, collana ed orecchini, e danno grande spazio alle emozioni, sia a quelle buone che a quelle cattive, e se devono divertirsi esagerano e lo fanno anche se si incavolano.

Che c'entra la parure con le emozioni? Beh...la croce celtica regalata con il sottofondo di una bella poesia in gaelico che augura di trovare ciò che si cerca, da emozioni.

:-)
W i paradisi. Tutti.

lunedì 3 gennaio 2011

Auguri.

Auguri a tutti i blog amici che passano di qua.
Vi auguro ogni bene e felicità, ma questo post, scusate, lo dedico a lui.

Sono tornata a casa. Dopo una settimana trascorsa via, senza premeditazione nè prenotazione, così...partita da un'ora all'altra.
Così mi piace. Si apre una pagina su Libero dove pubblicizzano una località sciistica rinomatissima...una parola..andiamo...dai partiamo...bagagli e valigie pronti...partenza...e ti ritrovi sulla neve.

Sì, così mi piace.

Mi sono ricaricata, e, anche senza poterti scrivere ( la connessione andava e veniva) ho letto i tuoi auguri, ed ho letto del tuo amico prete, che ti ha accompagnato nelle scorribande sciistiche.
Ammiro tanto questi uomini che trovano la propria gioia anche nel poco e nello stretto, io che sono una che abbisogna di sguazzare e di scegliere per stare bene.
Non affronterò adesso la questione religiosa, anche se mi piacerebbe avere un confronto con te, perché sapresti darmi punti di vista alternativi validi almeno quanto i miei, ne sono sicura. Ti dico solo che sto seguendo la piccola nei preparativi della Prima Comunione e devo mordermi la lingua ogni volta che si affronta il discorso o che si devono prendere posizioni, e non ti nascondo che la seguo solo perché lei me lo ha chiesto.

Ecco. Ho trovato l’augurio da farti/farci per questo anno nuovo: ti/ ci auguro di trovare  sempre qualcosa da scoprire. E tra un anno, ritrovarci qui, volendoci sempre più bene.

E questo non può andare in contrasto con nessuna religione, con nessuna giustizia, con nessuna morale.

Prendo i tuoi auguri, li metto via perché sono tra i più preziosi, e ti dico che non so come sarà quest’anno…mi basta avere la consapevolezza di essere io a guidarlo, per quanto mi riguarda, è ovvio.

Un bacio.