giovedì 11 novembre 2010

Ora di pranzo.

Questo nuovo orario pesa. Non ho più il tempo di andare a casa, non riesco più a studiare nella pausa pranzo, e le giornate mi sembrano infinite.

Studiare. A quarant'anni.Che mona.
Quando sento vicina la dirittura d'arrivo, quando penso che è quasi fatta, mi dico: ma perchè cacchio non l'ho fatto prima? Ma possibile che alla mia età, in cui dovrei solo preoccuparmi di non decadere troppo fisicamente e di accompagnare mia figlia negli studi, sto ancora lì a prendere appunti, ripetere e fare esercizi?

Fuori tempo. Ecco cosa sono e come mi sento.

Solo oggi, però. Perchè domani passa.

7 commenti:

  1. Si sei fuori tempo, ma quello deciso dagli altri non il tuo. Ci sei dentro e ti piace, peccato che il condizionamento esterno giochi brutti scherzi. Fottitene... si può dire? Fottitene... E oggi è già domani. ;)))

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  2. La vita è così: credi che per certe cose sia ormai passato il tempo. E invece... E' bello così però... :-)

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  3. Me ne fotto sì. Anzi, a volte mi sento pure una strafiga a riuscire a studiare con lavoro e figlia...altre volte, però, mi par d'essere una quindicenne che si fa regalare Cicciobello Bua Bua. Ma su uan cosa hai proprio ragione: mi piaaaceeeee. :-) grazie.

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  4. Bambolina, ho letto di te... là da te. Le cose che capitano fuori tempo son quelle che non ti dimentichi più. Sento già il morale che si risolleva... e a marzo, se va tutto bene, giuro che la festa la faccio, anche se avevo detto di no, che non era il caso. Bambolina, Madame, se non avete nulla da fare, siamo già in tre. Tanto con Bambolina siam vicinissime, con Madame un pò meno, ma vedremo come fare.

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  5. Se riesci ad essere con il corpo e con la mente nello stesso posto nello stesso momento...allora è sia il posto che il momento giusto :-)
    coraggio brandy :-)

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  6. Grazie Madame, tutto bene, nonostante qualche magagnetta.
    :-)

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